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Storia di Diablo: l’Oscuramento di Tristram (Parte 2)

Scritto da Massimiliano "Krogrash" Serra - 23 Maggio 2021 alle 12:36

Tristram era ormai caduta. Dopo la morte di Leoric per mano di Lachdanan ed i suoi seguaci, l’oscurità crebbe a dismisura nella capitale di Khanduras e un’aura malvagia iniziò a fuoriuscire dal Monastero, attirando avventurieri di ogni sorta. Ciò che di più importante risiedeva in quel luogo malvagio era Albrecht, secondogenito del defunto re. Ma in un momento nel quale ormai tutto sembrava perduto, un volto familiare fece ritorno a Tristram.

Leggi la Prima Parte dell’Oscuramento di Tristram

Adria, la strega

Nonostante la maggior parte dei cittadini fosse ormai scappata o deceduta, volti nuovi arrivarono a Tristram e fra tutti, colei che più attirò l’attenzione fu Adria, una strega interessata ad artefatti magici ed a conoscenze dimenticate. Molti furono spaventati da lei e dalle sue abilità magiche, tranne Deckard Cain, un anziano abitante di Tristram, e Ogdan, proprietaro della Taverna del Sole Nascente.

Adria Portrait
Ritratto di Adria

Figlio di un conciatore e dell’ultima Horadrim Aderes Cain, Deckard nacque a Tristram e lì crebbe con i racconti di sua madre. Egli si interessò particolarmente ad alcuni tomi contenenti racconti antichi, come la Guerra del Peccato e le Guerre dei Clan dei Maghi, ma non vi aveva mai dato troppo peso, ritenendoli solo fantasia e nulla di concreto. Divenuto adulto, Cain si occupò dell’insegnamento dei giovani di Tristram, con i quali non riuscì mai a sviluppare una connessione vera e propria. L’unico per cui prese particolare interesse fu un ragazzo dimostratosi fuori dal comune: il giovane Aidan, il primogenito del re.

Deckard e Adria si conobbero alla Taverna del Sole Nascente, e si ritrovarono spesso fino a tarda notte a discutere dei loro interessi. Nonostante fosse molto aperta nel parlare della propria occupazione, era piuttosto restia a parlare del suo passato, accennando solo a suo padre e il suo mestiere di mercante. Deckard non nutriva forti sospetti su Adria e sulle sue vere intenzioni, ma sentiva che qualcosa non andasse. Dopo aver trovato il coraggio di parlarne, Adria rivelò le sue vere intenzioni: si era recata a Tristram per fermare Diablo.

Raccontò a Deckard ciò che sapeva sui demoni ed egli in cambio le parlò degli Horadrim, di come sua madre fosse l’ultima di loro e di come avesse studiato i loro testi per gran parte della sua vita. Adria ascoltò con attenzione tutto ciò che le venne raccontato, dimostrandosi particolarmente interessata al racconto di Zoltun Kulle, Horadrim rinnegato e creatore della Pietra Nera delle Anime. Questo scambio di racconti fece tornare in Deckard la passione per la scoperta di antichi tomi e prese con responsabilità il lascito di sua madre, iniziando a considerarsi parte dell’Ordine Horadrim.

Cain disegnato da Adria
Deckard Cain (disegno di Adria)

Vecchi e nuovi volti

Nei tempi seguenti, arrivarono vari combattenti da diversi luoghi di Sanctuarium, ma tutti ignorarono le parole di avvertimento di Deckard e uno dopo l’altro caddero nei recessi delle Catacombe. Ma un volto familiare si presentò a Tristram e i cittadini gioirono di felicità: il principe Aidan aveva fatto ritorno, scampando miracolosamente alla mattanza di Cuor della Marca. Venne accolto da Ogdan e Deckard, che raccontarono al giovane tutto ciò che accadde in sua assenza.

Afflitto dal dolore per la morte di suo padre e per la scomparsa di suo fratello, Aidan giurò che avrebbe salvato Albrecht e distrutto qualsiasi demone gli si fosse parato dinnanzi e decise di buttarsi a testa bassa nelle Catacombe. Deckard lo invitò alla calma, convincendolo che sarebbe stato meglio farsi aiutare da qualcuno in questo viaggio pericoloso. Poco prima dell’arrivo del principe, infatti, giunsero due individui che non imitarono le gesta dei loro predecessori, ma ascoltarono i consigli di Deckard: Moreina, membro importante delle Sorelle dell’Occhio Invisibile, e Jazreth, un mago del Clan Vizjerei. Deckard propose al giovane principe il loro aiuto ed egli accentò volentieri.

Diablo I Classes Art
Il trio di avventurieri (in ordine da sinistra Jazreth, Aidan e Moreina)

La discesa nel Monastero

Aidan, Moreina e Jazreth si avventurarono nelle Catacombe, alla ricerca del principe Albrecht e della fonte del male che permeava Tristram. Con il passare dei giorni, il trio faceva ritorno in superficie con regolarità, portando notizie di grandi vittorie. Aidan raccontò a Deckard di alcuni esseri mostruosi che trovarono nelle profondità del Monastero. In particolare, fece riferimento al Macellaio, un demone armato di mannaia, colpevole dell’uccisione di parecchi cittadini, attirati da Lazarus con l’inganno. Deckard si ricordò dei racconti di Adria ed iniziò a credere che fosse proprio Diablo la causa del male che affliggeva Tristram. Poco dopo incontrarono anche re Leoric, ora divenuto uno scheletro dalle enormi dimensioni con una corona sul capo. Egli attaccò il trio insieme ad un nutrito gruppo di scheletri e nonostante i primi dubbi, Aidan fu costretto ad abbatterlo, portando altro dispiacere nella sua mente già preoccupata.

Altri giorni passarono e il trio di avventurieri si imbatté nel Bastone di Lazarus, che venne consegnato a Deckard, il quale fu convinto da Aidan che il ritorno del Signore del Terrore fosse opera proprio di Lazarus. Anche Deckard ne era certo e ipotizzò che fosse stato proprio Lazarus a rapire Albrecht. I giorni passarono e il trio continuò ad avanzare. La discesa nel Monastero si fece sempre più ardua e i demoni diventavano sempre più pericolosi. Gli avventurieri giunsero ai piedi di un altare ornato di simboli empi e blasfemi. Lazarus stava in piedi, dall’altro lato dell’altare, con gli occhi spalancati, ormai privo di senno. Aidan si lanciò all’attacco, seguito dai suoi compagni e dopo una dura battaglia, l’Arcivescovo fu trafitto a morte.

L’unico nemico rimasto era ormai Diablo. Scesero ancora più in profondità nel Monastero, giungendo in un’enorme salone, le cui fattezze erano distorte dai poteri del Signore del Terrore, molto più che nelle altre stanze; quel luogo era la rappresentazione degli Inferi Fiammeggianti su Sanctuarium. Egli si trovava lì ad attenderli, e la battaglia che ne susseguì risultò più ardua di quanto il trio si sarebbe aspettato. Il Primo Maligno si dimostrò un avversario incredibilmente potente e sfruttò i suoi poteri per condizionare le menti dei suoi assalitori, costringendoli a rivivere le loro paure più recondite. Ma Aidan, convinto che suo fratello avesse ancora una possibilità di essere salvato, scacciò con tenacia le visioni di terrore e diede coraggio anche a Moreina e Jazreth e insieme abbatterono il demone.

Diablo giaceva a terra, privo di vita e dal suo cranio sporgeva una gemma rossa, che Aidan afferrò e tirò via. Il corpo del demone iniziò a restringersi, fino a prendere le sembianze di Albrecht. La Pietra dell’Anima rossa, però, era stata danneggiata da Lazarus e non sarebbe più stata in grado di contenere il Signore del Terrore all’infinito. Dopo aver visto il corpo di suo fratello e dopo aver capito che non vi fosse altra soluzione, Aidan prese la pietra e se la conficcò in fronte. In cuor suo era convinto che sarebbe stato in grado di tenere a bada il demone, ma poco dopo i sussurri di Diablo iniziarono a permeare la sua anima. Il Signore del Terrore era tornato nuovamente in trappola, ma a quale costo?

Morte di Diablo ( Upscale di Ryan’s Cinematics )
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