Nonostante il complicato annuncio nell’ormai lontano 2018, Diablo Immortal resta comunque un titolo atteso per i fan della serie. Come ogni gioco di ruolo che si rispetti, uno dei punti cardine di Diablo è la trama. Ma qual è quella di Immortal?
Nonostante il filone narrativo principale sia sempre lo stesso, ovvero l’Eterno Conflitto, Immortal riprende esattamente dal finale degli eventi narrati in Diablo II: Lord of Destruction (o Diablo II: Resurrected) e apre la strada a ciò che accadrà in Diablo III. Perciò, se siete appassionati di lore e non avete ancora concluso il secondo capitolo, occhio agli spoiler più avanti!
Leggi la storia di Diablo
Verranno trattati più periodi storici
Come già detto in precedenza, l’arco narrativo di Immortal si estende per circa vent’anni, tra la fine di Diablo II e l’inizio di Diablo III, senza mai proseguire oltre. Sicuramente, in vent’anni ci saranno tante storie da raccontare e tanti segreti da svelare. Ma non finisce qui: una delle cose più interessanti, per quanto riguarda la lore, saranno i Timewalking Dungeon, una serie dungeon legati ad eventi del passato, sbloccabili tramite una serie di missioni. Tra i più importanti c’è Fine della Distruzione, evento tramite il quale si assisterà alla cattura di Baal tramite la Pietra dell’Anima, grazie al sacrificio di Tal Rasha.
La storia fino a qui
Il principe Aidan, nel vano tentativo di contenere il Signore del Terrore, piantò nella propria fronte la Pietra Rossa dell’Anima. Ma Diablo riuscì a sopraffare l’eroe, entrando in pieno possesso del suo corpo e governandone ogni suo pensiero.
Ora Diablo poteva attuare l’elaborato piano escogitato da lui ed i suoi fratelli: corrompere Sanctuarium, in modo da volgere in loro favore le sorti dell’Eterno Conflitto. Dei Primi Maligni imprigionati, l’unico rimasto era Baal.
Per passare inosservato durante i suoi spostamenti, Diablo non uscì mai allo scoperto dal corpo che lo ospitava, evitando in egual modo di farsi riconoscere come il principe di Khanduras. Vestito di nero e con sempre indosso un enorme mantello con cappuccio, questo strano vagabondo prese il nome Viandante Oscuro.
Il Viandante viaggiò per miglia e miglia, alla ricerca del luogo nel quale venne imprigionato Baal tanti anni prima. Si unì a lui Marius, un uomo in costante fuga dagli orrori del Monastero delle Scolte, ormai corrotto dalla presenza dei demoni infernali. Insieme a Diablo partì per un lungo viaggio e dopo settimane passate a camminare, riuscì finalmente a trovare la Tomba di Tal Rasha, nella quale il mago Horadrim si offrì volontario per contenere il Signore della Distruzione. Ma l’Arcangelo Tyrael aveva anticipato le sue mosse ed era lì ad aspettarlo.
Fra Tyrael e il Viandante infuriò una battaglia senza esclusione di colpi, alla quale l’inerme Marius assistette impotente. Ma Baal, che aveva avuto la meglio sul suo corpo ospite ormai da tempo, decise di non farsi sfuggire l’occasione di essere liberato. Si mostrò a Marius con le sembianze del mago Tal Rasha, implorando di essere liberato dalla sua eterna agonia. E così Marius fece: estrasse la pietra dal petto di Tal Rasha, rilasciando il Signore della Distruzione dalla sua prigionia.
Marius venne esortato alla fuga da Tyrael, inviandolo alla città-tempio di Travincal, luogo nel quale avrebbe trovato il portale per gli Inferi aperto dai Tre Fratelli. Prese un’imbarcazione dal porto di Lut Gholein e raggiunse Kurast, città portuale ed ex capitale del Kehjistan. Nonostante le terribili avversità, o forse proprio perché facente parte del piano ordito dai Primi Maligni, Marius riuscì ad arrivare fino a Travincal, entrò nel Tempio della Luce e arrivò nella sala dove risiedeva Mefisto.
Lì assistette a una scena raccapricciante: il Viandante Oscuro iniziò ad urlare e contorcesi per il dolore, mentre dal suo corpo emerse Diablo in carne ed ossa. Il povero Marius, attonito per quanto aveva visto, non riuscì a trovare il coraggio di varcare il portale infernale e fuggì da Travincal, con addosso la Pietra dell’Anima di Baal. Tentando di far perdere le proprie tracce, si recò a Cuor della Marca. Le visioni del male a cui aveva assistito lo fecero impazzire e venne internato in un manicomio dall’ubicazione sconosciuta.
Dopo qualche anno, Marius ricevette la visita di un misterioso viandante incappucciato: Tyrael. Pieno di rimorso per la sua codardia, raccontò all’Arcangelo la sua storia. Tyrael lo rassicurò, dicendogli che tutto gli sarebbe stato perdonato, se gli fosse stata consegnata la Pietra. Marius, ben felice di liberarsi del fardello che gli aveva rovinato l’esistenza, cedette la gemma senza pensarci due volte. A quel punto, però, il viandante rivelò la sua vera identità: era Baal, il Signore della Distruzione, che lo aveva ingannato. Ottenuto ciò che desiderava, uccise Marius e abbandonò il manicomio, dandolo alle fiamme.
Nonostante la sconfitta dei suoi fratelli, Baal decise di portare avanti il piano da loro ideato: corrompere Sanctuarium. Per riuscire nell’intento, radunò un imponente esercito ed invase il Monte Arreat, luogo nel quale si trovava il Forte della Pietra del Mondo. Un manipolo di eroi, provenienti da ogni angolo di Sanctuarium, riuscì a raggiungere il Signore del Terrore e ricacciarlo negli Inferi, ma il danno ormai era fatto: la Pietra del Mondo era stata corrotta oltre ogni possibilità di salvezza.
L’Arcangelo Tyrael, a causa dell’estrema corruzione causata da Baal, prese una scelta che avrebbe avuto enormi ripercussioni per l’intera razza umana. Irradiò El’druin, la sua spada, con la magia del Paradiso Celeste e la scagliò verso la Pietra, distruggendola.
Ciò che sappiamo su Diablo Immortal
La trama di Immortal riprende proprio da qui, con l’introduzione di nuovi personaggi e di facce familiari. Nonostante la distruzione della Pietra del Mondo, i frammenti rimasti emanavano ancora la corruzione infusa dal Signore della Distruzione. Fa la sua prima comparsa uno dei luogotenenti di Diablo: Skarn, l’Araldo del Terrore, l’antagonista principale. Fidato agente del suo signore, l’obiettivo di Skarn è quello di radunare i frammenti della Pietra del Mondo e sfruttarne il potere per resuscitare Diablo, facendo così ripartire l’Eterno Conflitto. In aggiunta, assistiamo alla nascita della Congrega, un culto di seguaci del Signore della Menzogna Belial nato dalle ceneri del Culto della Trinità, che ritroviamo anche in Diablo III.
Vedremo quali effetti hanno subito gli esseri umani dopo la distruzione della Pietra del Mondo, così come verremo a conoscenza delle attività portate avanti da Deckard Cain durante questi anni. Sapremo per quale motivo Malthael ha abbandonato il suo posto come Arcangelo del Paradiso Celeste e scopriremo quali trame hanno tessuto la strega Adria, servitrice di Diablo, e Maghda, servitrice di Belial nonché fondatrice della Congrega. In questo importante periodo storico, verrà alla luce l’ordine dei Cacciatori di Demoni, votati alla distruzione degli Inferi Fiammeggianti.
Nonostante la grande attesa per Diablo IV, sicuramente i fan di vecchia data non vedono l’ora di mettere le mani su Immortal, il primo MMMOARPG della serie.