In una mossa un po’ a sorpresa, ieri sera il team di Overwatch 2 ha pubblicato la roadmap dei contenuti in arrivo durante i prossimi mesi del 2023. Secondo il piano, le prossime tre-quattro stagioni saranno veramente ricche di novità e vedranno finalmente l’introduzione delle modalità PvE/Storia nel gioco. In breve nei prossimi mesi troveremo:
- Nuovi Eroi di Supporto e Tank.
- Diversi corti animati sia per nuovi che vecchi Eroi.
- Nuova modalità di gioco: Flashpoint, con due Mappe esclusive per la modalità.
- Comparto PvE e missioni di storia.
- Missioni single-player PvE Hero Mastery.
- Nuovi eventi a tempo limitato e stagionali, alcuni inediti come Questwatch, altri rinnovati come i Giochi Estivi.
- Aggiornamenti al competitivo, Eroi, modalità, etc.
Tuttavia, l’eccitazione per questi primi annunci è stata velocemente sostituita da un vocale scontento. Infatti, durante lo streaming dedicato alla presentazione di questa roadmap, il team del gioco ha annunciato che molto di quanto mostrato alla BlizzCon 2019 non sarà presente in Overwatch 2.
Più precisamente, la modalità principale del PvE – Hero Missions, cooperative e single-player – e i talenti dei singoli Eroi sono stati ufficialmente cancellati. Quello che rimane sono le Story Missions, eventi PvE cooperativi simili alle missioni Archivio, insieme alle Hero Mastery, definite come “contenuti PvE single-player”.
Jared Neuss, Executive Producer di Overwatch 2, ha condiviso in un suo tweet la difficoltà della decisione presa riguardo il PvE, dolorosa ma necessaria per consentire lo sviluppo di contenuto di storia in maniera parallela al PvP. Ulteriori dettagli ed elaborazioni sono previsti per venerdì, quando verrà pubblicato un blog post ufficiale sulla questione.
Nel frattempo, sia Neuss che il Game Director Aaron Keller hanno rilasciato un’intervista su Gamespot che approfondisce la questione, dichiarando essenzialmente che la mole di lavoro necessaria per portare il contenuto PvE promesso era eccezionale e non sostenibile, almeno per la visione inziale del gioco.
Questa intervista inoltre ha diversi punti che è quasi lecito definire controversi o addirittura in malafede : Keller e Neuss dichiarano che la decisione di cancellare gran parte del comparto PvE non è proprio recente e risale a prima del lancio di Overwatch 2, quando ancora il gioco veniva “spinto” con una forte componente campagna/PvE. Anzi, era una delle giustificazioni per l’esistenza stessa di Overwatch 2.
Allo stesso modo, Keller argomenta che molta della tecnologia sviluppata per le Hero Missions sarà riutilizzata per i contenuti in arrivo, anzi: diversi sistemi sono già stati implementati nel gioco attuale con gli eventi cooperativi o competitivi come Junkenstein, Battaglia per l’Olimpo e Starwatch. Questo francamente può essere sia un bene che un male, vista la scarsa popolarità di alcuni di questi eventi fra i giocatori e i diversi problemi tecnici riscontrati.
Detto questo, è possibile che le missioni e il contenuto PvE in arrivo siano veramente di qualità e in parte possano mitigare il colpo di queste cancellazioni e promesse infrante. La realtà è che per ora Overwatch 2 è sempre meno quello che era stato promesso e solo dopo circa un anno dal rilascio sarà appena all’altezza del predecessore per sistemi di gioco e funzionalità base.