I Protoss, che nella loro lingua (il Khalani, NdR) significa Primogeniti, sono una delle quattro razze principali dell’universo di Starcraft. Essi sono una specie umanoide senziente originaria di Aiur, un tempo divisi in diverse tribù ora formano una società unica suddivisa in tre caste: i Giudici, i Templari e i Khalai. La casta dei Giudici forma il Conclave, l’organo di governo. La casta dei Templari costituisce l’esercito, mentre la casta dei Khalai comprende tutti gli altri Protoss.
La razza Protoss inoltre è suddivisa in diverse fazioni: I Khalai (da non confondere con la casta dei Khalai, NdR), i Nerazim, i Tal’darim, i Purificatori e gli Ihan-rii. I Khalai sono la fazione Protoss legata al Khala e al suo utilizzo, i Nerazim sono la fazione distaccatasi dai Khalai dopo l’Eone del Conflitto essendosi rifiutati di unirsi nel Khala. I Tal’darim sono una fazione guerrafondaia fanatica di Protoss separatosi dal resto della loro razza per seguire gli Xel’naga quando questi abbandonarono Aiur. I Purificatori sono una fazione robotica dei Protoss creati come gusci vuoti in cui caricare le menti dei più grandi guerrieri del passato. Gli Ihan-rii sono una setta fanatica di Protoss separatasi del resto della loro razza milioni di anni fa, credono di essere i veri discendenti degli Xel’naga che continuano a venerare, sul loro conto ci sono pochissime informazioni.
Se vi siete persi la prima parte della storia di Starcraft, in cui abbiamo introdotto l’universo, parlato degli Xel’naga e del Ciclo Infinito vi invitiamo a recupere il precedente articolo.
I Primogeniti
I Protoss furono i primi esperimenti degli Xel’naga a divenire una razza senziente sviluppando una società tribale basata sulla caccia di gruppo e sul dominio da parte dei guerrieri. Per centinaia di generazioni, i Protoss vissero in solitudine e armonia su Aiur mentre gli Xel’naga acceleravano la loro evoluzione grazie ai cristalli Khaydariani, questo processo li portò allo stato di totale consapevolezza nel corso di un solo millennio.
I Protoss divennero gradualmente una specie molto intellettuale e introspettiva, e sebbene fossero divisi in tribù spesso in conflitto tra loro, riuscirono a colonizzare ogni angolo di Aiur arrivando a stabilire un governo civilizzato e a compiere i primi viaggi interstellari. L’unità della razza venne ulteriormente cementificata quando gli Xel’naga di Amon si presentarono loro violando una delle principali regole della loro società: non interferire direttamente con le razze “mortali”.
I Protoss guardarono agli Xel’naga con reverenza e soggezione e la loro insaziabile sete di conoscenza accelerò ancora di più il loro avanzamento tecnologico. Questo aumento della loro conoscenza li portò a divenire estremamente orgogliosi e sempre più interessati alle conquiste personali che a quelle collettive. Le tribù con maggiori successi nella ricerca cominciarono ad isolarsi dalle altre cercando di ritagliarsi un posto privilegiato.

In un primo momento questo atteggiamento incuriosì gli Xel’naga che condussero un esperimento per capire quali effetti avrebbe avuto sulla società Protoss il divergere delle tribù. Assegnarono a due diverse tribù, la tribù Akilae e la tribù Sargas, due cristalli Khaydariani chiamati rispettivamente Uraj e Khalis. Man mano che le tribù divergevano i cristalli mutavano di aspetto e con esso variava anche il loro potere. Tuttavia, questa continua divergenza delle tribù portò gli Xel’naga di Amon a credere di aver spinto troppo oltre il loro esperimento, di fatto rovinando la purezza della loro creazione.
Le divergenze fra le tribù si accentuarono ulteriormente: esse cercavano in tutti i modi di distinguersi l’una dall’altra tramite riti e principi diversi, nonostante questo la scienza e la psionica dei Protoss progredirono a ritmo sostenuto, ma anche il loro orgoglio e il loro ego crebbero. I Protoss cominciarono a rifuggire dai loro insegnanti Xel’naga e in ogni tribù giravano le più diverse voci in merito a presunti tradimenti da parte dei loro creatori. Le tribù persero la connessione con il loro legame psionico primordiale, questo dissolse l’ultimo residuo di unità e fratellanza tra di loro. Amon e i suoi Xel’naga, rattristati per l’opportunità perduta, si prepararono a lasciare Aiur. Vedendo questo come un tradimento, alcuni Protoss attaccarono i loro maestri e creatori uccidendone molte centinaia, arrivando persino ad attaccare le loro navi mentre partivano.
Nell’abbandonare Aiur, gli Xel’naga non negarono ad alcuni Protoss di unirsi a loro, questo gruppo rimasto fedele ai propri creatori in futuro sarebbe stato conosciuto come la fazione denominata Tal’darim. Gli Xel’naga abbandonarono molti artefatti, tra cui i cristalli khaydariani ed un’intera città sotterranea. Con la dipartita dei loro creatori, i Protoss caddero in uno stato di follia, ognuno di loro provava un grande odio verso se stesso per l’abbandono da parte degli Xel’naga e la follia ne era un sintomo. Nei periodi successivi della loro storia, i Protoss si riferirono a questo momento della loro storia come al “Giorno delle Tenebre” il quale avrebbe dato il via all’Eone del Conflitto.
L’eone del Conflitto
Da questo momento in poi lo sviluppo tecnologico dei Protoss rallentò fino a fermarsi; l’intera razzxa regredì fin quasi al livello dell’età della pietra. Le diverse tribù erano in uno stato di guerra continua, le colonie Protoss su altri pianeti banche ancora raggiungibili tramiti portali caddero ben preso vittime del conflitto.
Il conflitto portò quasi all’estinzione le specie animali presenti su Aiur, specie in seguito all’incidente di Mandella. Questo incidente è l’esempio dello stato in cui era caduta la razza Protoss; l’insediamento di Mandella era principalmente sotterraneo e nel corso di una delle diverse battaglie tra le tribù venne completamente distrutto. Una delle diverse fazioni distrusse deliberatamente un bacino idrico nei pressi di questo insediamento, l’acqua allagò completamente l’insediamento di Mandella portando alla morte migliaia di Protoss.
Intere generazioni di Protoss vissero combattendo e morendo senza mai sapere del legame psionico che i loro antenati possedevano. Nel corso di questo periodo una delle tribù che maggiormente soffrì il continuo stato di guerra fu la tribù Shelak, la quale prima del Giorno delle Tenerbe era la più vicina agli Xel’naga. Gli attacchi alla tribù Shelak spesso si concentravano sulla distruzione degli artefatti che essi proteggevano piuttosto che sull’uccisione dei membri di tale tribù.

Di questa tribù facevano parte due studiosi, Savassan e il suo apprendista Temlaa, più interessati agli artefatti e al loro studio che alla guerra con i loro fratelli, che annunciarono la loro intenzione di lasciare la tribù per potersi concentrare sullo studio dei manufatti. Nel corso dei loro viaggi su Aiur s’imbatterono in un deposito di cristalli Khaydariani; grazie allo studio e ai cristalli, Savassan e Temlaa riuscirono a stabilire un legame psionico tra di loro. Quando tornarono alla loro tribù per raccontare della loro scoperta, il capotribù insistette semplicemente per usare i cristalli come arma. Tuttavia, Savassan credeva che il legame psionico avrebbe potuto unire le tribù e porre fine al conflitto. Unendo le menti Protoss tramite questo legame, essi si sarebbero accorti delle cose che avevano in comune.
L’ulteriore decifrazione delle reliquie portò i due studiosi alla città sotterranea abbandonata dagli Xel’naga durante il Giorno delle Tenebre. In quel luogo, essi scoprirono quali e quanti esperimenti i loro creatori avevano condotto sull’intera razza Protoss. Trovarono inoltre un gigantesco cristallo Khaydariano, il quale aveva la capacità di prosciugare i Protoss delle loro energie vitali. Savassan si sottopose al drenaggio delle proprie energie vitali da parte del cristallo per un tempo limitato prima che Temlaa lo salvasse. Nonostante il breve periodo, Savassan apprese molto sugli Xel’naga grazie a questo cristallo.
Apprese come poteva essere curata la società Protoss, e scoprì come la perdita del legame psionico da parete dell’intera razza avesse causato l’odio verso sé stessi ed era questo a guidare il conflitto che attanagliava la sua razza. Ricreare il legame psionico avrebbe permesso ai Protoss di guarire, tornando a provare emozioni positive e porre fine al conflitto.
Con queste conoscenze, Savassan tornò tra la sua gente con il nuovo nome di Khas, ovvero “Colui che porta l’ordine”. Viaggiando attraverso Aiur, insegnò ai Protoss come unirsi al legame psionico: questa unione divenne una filosofia che i Protoss chiamarono Khala. Attraverso l’uso ed il potere dei cristalli Khaydariani, Khas distrusse il campo di battaglia di Gyras, una colonia Protoss. Nonostante il suo scopo fosse l’unificazione delle tribù, alcune dispute avrebbero richiesto la forza per essere affrontate e Gyras fu la più grande dimostrazione di cosa questa razza potesse fare. Alla fine, Khas riunì la maggior parte dei Protoss, dando forma ad una nuova società con un’unica tribù divisa in tre caste: Giudici, Templari e Khalai. L’unificazione dei Protoss grazie al Khala diede il via alla Seconda Era.
Classe 1991, appassionato di RTS e 4x; dopo aver giocato per tanti anni a Starcraft e Warcraft 3 ha avuto la fortuna di giocare alla beta di World of Warcraft e da allora non ha mai smesso di girovagare (a caso) per Azeroth, imparando quanto più possibile sulla sua storia.