“Chiedere perché combattiamo… è come chiedere perché cadono le foglie. È nella loro natura. Forse, c’è una domanda migliore. Per che cosa vale la pena combattere?”
Chen Triplo Malto
Nuovo appuntamento con la rubrica dei “Dischi di Norgannon“! Per questo episodio del mese di Marzo, vogliamo parlarvi del personaggio che forse più di tutti incarna lo spirito dell’avventuriero di Azeroth, un girovago che non hai mai messo un freno alla sua voglia di avventura e di esplorazione: Chen Triplo Malto!
Voglia di avventura
Chen nasce e cresce insieme a suo fratello, Chon Po Triplo Malto, sull’Isola Errante, un’enorme massa continentale sul dorso di una gigantesca tartaruga chiamata Shen-zin Su, e proprio qui sviluppò le sue abilità di combattimento e il desiderio di esplorare e scoprire nuove terre – e, soprattutto, nuovi ingredienti per le sue leggendarie birre – esattamente come i Pandaren viaggiatori che lasciarono Pandaria migliaia di anni prima.
Durante i suoi giorni di addestramento come combattente, Chen divenne molto amico di un altro pandaren, il maestro di arti marziali Strongbo. I due sapevano entrambi che un giorno si sarebbero sfidati, tuttavia, nel corso del tempo Chen sviluppò una sempre più intensa voglia di viaggiare e spesso oziava sognando ad occhi aperti. Bo allora tentò di dirgli che tutto ciò di cui avrebbero avuto bisogno era a casa loro, ma ciò portò ad un litigio tra i due e il giorno della loro sfida Chen non si è presentò: aveva lasciato l’Isola, lasciando amici e familiari. Il fratello Chon Po prese decisamente male quella decisione, tanto da sentirsi come se fosse stato abbandonato, poiché lasciare l’Isola aveva fatto perdere a Chen non solo diversi eventi importanti, ma anche il suo stesso matrimonio.

L’origine della Festa della Birra
Dopo essersi lasciato Pandaria alle spalle, Chen arrivò nella regione di Dun Morogh, facendo anche la conoscenza del nano Malasbronza Birratuono e sfidandolo ad una gara di bevute per decidere chi dei due fosse il miglior birraio. Tuttavia, allo stesso Grimbooze per primo piaceva di più la birra di Chen. Così, i due decisero di indire una sorta di festival, nel quale far assaggiare ai Nani le loro birre affinché decidessero e proclamassero un vincitore. Alla fine, la birra di Grimbooze vinse per un solo voto e questa gara divenne l’origine della Festa della Birra. Chen avrebbe successivamente combattuto al fianco di Re Magni Barbabronzea per almeno una parte della Terza Guerra e fu dichiarato amico di Forgiardente. Prima di ripartire per i suoi viaggi, lasciò a Grimbooze la sua leggendaria Brocca delle Mille Coppe.
L’arrivo a Durotar e la fondazione di Orgrimmar
Il girovagare di Chen alla fine lo portò nella terra di Durotar, e in quei giorni la sua ultima ricetta per la sua birra conteneva una miriade di strani ingredienti che temeva sarebbero stati troppo difficili da ottenere. Il pandaren aveva perso la speranza quando il suo camminò venne incrociato da un mok’nathal itinerante: il maestro delle bestie Rexxar. Chen chiese al mezz’ogre di recuperare gli ingredienti per la sua birra.
L’avventuroso girovago fu quindi felicissimo quando Rexxar tornò con tutti gli ingredienti richiesti, e subito distillò la sua nuova birra, offrendone un po’ al mezz’ogre che è quasi svenne dopo aver bevuto! Chen allora ipotizzò che avrebbe dovuto esaminare ulteriormente la ricetta, ma allo stesso tempo decise di mettere in pausa la sua produzione di birra e di unirsi all’avventura di Rexxar, in modo che potesse apprezzare meglio quella bellissima e aspra terra in cui era arrivato.
Così, Chen e compagnia andarono in missione segreta sull’isola di Theramore per aiutare l’Orda a scoprire perché gli Umani li stessero attaccando. Si sono incontrati con la maga Jaina Marefiero, che decise di aiutarli dopo aver scoperto che la causa di quegli attacchi fosse suo padre, il Grand’Ammiraglio Daelin Marefiero. Chen aiutò Rexxar a difendere Thrall e Durotar dalle incursioni di Kul Tiras e quando l’Orda fu pronta, lanciò un attacco che si concluse con la morte dello stesso Grand’Ammiraglio. Mentre alcuni definivano Chen un eroe dell’Orda per il suo ruolo in questi eventi, egli non sentiva realmente quell’appartenenza.
Dopo la battaglia, Chen trascorse un po’ di tempo a Durotar insegnando le sue tecniche di distilleria al mastro birraio Drohn prima di proseguire il suo viaggio. Nessuno sa dove sia andato in seguito, ma molti dei suoi barili vuoti furono trovati sparsi per le Savane. Ovviamente, come il resto del suo popolo, Chen mantenne la sua indipendenza, non unendosi né all’Orda né all’Alleanza.
Girovagando per Azeroth
Qualche tempo dopo, Chen si trovò su barca in partenza da Roccavento che fu attaccata da un gruppo di corsari. Questi ultimi lo trovarono addormentato sottocoperta, anche se quando tentarono di derubarlo, il pandaren li respinse rapidamente.
Fu visto poi sulle Montagne di Petrartiglio, dove andò alla ricerca di un ingrediente raro, il luppolo Indellium, per le sue birre. Qui si imbatté in macchine goblin che stavano distruggendo la foresta della valle dove cresceva proprio l’ultimo indellium. Con l’aiuto di un Custode del Boschetto, Orremin, Chen respinse i goblin ma il danno era stato fatto: solo due gruppi di luppoli erano sopravvissuti. Orremin offrì così una manciata di luppoli per ringraziare il pandaren del suo aiuto, ma poiché esso era così raro, Chen rifiutò.
Successivamente, il nostro avventuriero si imbattè in un maestro d’armi orco di nome Rahjak, il quale era alla ricerca di grandi combattenti. Chen vinse il combattimento contro di lui, ma era consapevole che l’orco non si sarebbe arreso. Infatti, umiliato per quella sconfitta, Rahjak si avventurò nelle Terre Esterne e bevve sangue di demone, diventando un vilorco in modo da poter avere il potere di vincere quando avrebbe rincontrato Chen….
…che alla fine fu fatto prigioniero da tre orchi che discutevano se il pandaren avesse il sapore di un orso, un coniglio o un corvo. Astuto, Chen suggerì a ciascuno di andare a cacciare uno di quegli animali per avere i sapori freschi nelle loro menti per quando lo avrebbero mangiato, affermando anche che avrebbe nel frattempo preparato la birra per loro. Gli orchi fecero quanto il pandaren aveva detto loro, cucinando i loro pasti, e Chen preparò la loro birra. Dopo una notte passata a mangiare, bere e festeggiare, Chen, l’unico sobrio del gruppo, si alzò e se ne andò, in un perfetto piano di fuga.
Dopo di ciò, Chen arrivò a Picco dell’Aquila, dove gareggiò in una gara di bevute con cinque nani. Ad un certo punto visitò la regione precedentemente nota come Palude del Dolore meridionale, ora chiamata Terre Devastate, suggerendo quindi che il suo girovagare per Azeroth potrebbe risalire addirittura ad un tempo precedente alla Prima Guerra.
Ovviamente, tra i viaggi di Chen non poteva mancare la tappa di Nordania, dove visitò il Bacino di Sholazar e incontrò gli Oracoli e la Tribù Cuorefrenetico. Tempo dopo, Chen avrebbe raccontato altre storie sui suoi viaggi, tra le quali una in cui ingannava dei Murloc ed un’altra dove invece insegnava a ballare agli avatar di ghiaccio e ai giganti del gelo. Anni dopo sarebbe stato rivelato inoltre che, verso la fine degli eventi dell’invasione delle Terre Esterne, anche Chen si recò nelle rovine di Draenor, dove incontrò i Draenei e vi trascorse un po’ di tempo prima di tornare ad Azeroth.

Il ritorno a casa
Così, dopo anni passati a viaggiare in giro per Azeroth e mille avventure, Chen tornò sull’Isola Errante, dove si stabilì nella sua prima casa. Una piccola casetta con mobili comodi, pentole appese sopra i fornelli e scaffali pieni di piatti, pergamene e decorazioni. Era felice e soddisfatto di iniziare questa, per lui, “nuova avventura”.
Ma una sera, sssendo stato invitato a cena a casa di Chon Po, scoppiò una discussione tra il padrone di casa e la nipote di Chen, Li Li Triplo Malto sulle avventure passate. Quando lo stesso Chen cercò di porre fine con tatto a quella discussione, Chon Po dichiarò che se Li Li non fosse scappata alla ricerca dello zio, Bo (che nel frattempo era morto) sarebbe stato ancora vivo, sconvolgendo la giovane pandaren. Quella che ne seguì fu un’accesa discussione tra i due fratelli sui rischi del lasciare l’Isola Errante, ma alla fine, ispirata dallo zio, anche Li Li partì. Chen, sebbene fosse d’accordo con suo fratello sul fatto che Li Li dovesse essere trovata anche a causa della sua giovinezza, il pandaren avvertì il fratello che non l’avrebbe costretta a tornare contro la sua volontà.
Scoprire (e difendere) la propria terra
Chen trovò la nipote alla locanda di Forgiardente, dove apprese che lei era entrata in possesso della Perla di Pandaria, una perla dalle origini sconosciute che era in grado di fornire visioni. Partì così un’avventurosa ricerca della casa ancestrale dei Panderen, il perduto continente di Pandari che riportò Chen, stavolta insieme alla nipote, a girare ancora una volta per Azeroth.
Così, dopo essere arrivati nella Foresta di Giada, Chen e Li Li vagarono per la foresta e si imbatterono nei saurok che stavano terrorizzando la regione attorno al Cuore del Serpente. Dopo essere arrivati al Tempio del Serpente di Giada, l’Anziano Saggio Rain-Zhu fece fare loro un giro nelle aree del tempio per aver aiutato a respingere i saurok e aver restituito la giada rubata che era stata usata per la statua di Yu’lon. Prima di andarsene, Li Li gli diede la Perla di Pandaria e lei cavalcò per un po’ su un serpente delle nuvole. Per tre settimane i due vagarono nelle foreste prima di entrare nella Valle dei Quattro Venti.
Da qui, Chen e Li Li iniziarono la loro esplorazione di Pandaria, proprio nello stesso periodo nel quale nella terra dei Pandaren arrivarono l’Orda e l’Alleanza. Proprio durante quest’esplorazione, zio e nipote visitarono anche l’antico birrificio di famiglia, quello dei Triplo Malto. Successivamente Chen difese attivamente Pandaria, soprattutto dalle Mantidi, un’occasione nella quale Orda e Alleanza tornarono a combattere un nemico comune fianco a fianco per la prima volta dagli eventi del Cancello dell’Ira.
E proprio durante uno di questi combattimenti, Chen divenne amico del leader dei Troll Lanciascura, Vol’jin, al quale salvò addirittura la vita.
Dopo il salvataggio, Chen portò il troll al Monastero degli Shandaren dove, nell’attesa della guarigione del suo amico, aiutò nelle faccende quotidiane del Monastero.
Durante questo periodo, il pandaren fu impegnato a difendere quello stesso Monastero e il villaggio di Zouchin dagli Zandalari e finendo anche per innamorarsi di Yalia Sagewhisper*, maestra dell’ordine degli Shado-pan, con la quale decise di metter su famiglia alla fine di quel periodo turbolento.
In aiuto dell’Orda
Data l’amicizia che li legava, Chen non esitò ad unirsi a Vol’jin quando il Capo Tribù dei Lanciascura tornò a Durotar e diede inizio alla Ribellione per detronizzare Garrosh Malogrido dal ruolo di Capogueraa. Qui Chen lottò al fianco di Thrall, mentre gli avventurieri dell’Orda aiutarono a respingere l’assalto delle forze di Garrosh. Successivamente, Chen decise di restare al fianco dei Lanciascura per prendere Tranciacolle e dopo che il popolo del luogo si unì alla ribellione, il pandaren diresse dalla Torre di Guardia qualsiasi avventuriero arrivasse in loro aiuto.

La Legione e i Mogu
Tempo dopo, Chen e Li Li erano al Picco della Serenità di Kun-Lai, istruendo un gruppo di bambini quando il monastero fu attaccato dalla Legione Infuocata, la quale aveva dato inizio alla sua terza invasione di Azeroth.Con l’aiuto di un maestro monaco, zio e nipote combatterono contro i demoni e portano in salvo i piccoli allievi. Tuttavia, il Picco venne distrutto e così Chen ritornò con i sopravvissuti sull’Isola Errante, dove partecipò alla fondazione di un nuovo ordine di monaci, quello del Tempio Infranto. Dopo di ciò, sia Chen che Li Li partirono di nuovo alla volta di Azeroth, per combattere attivamente gli invasori demoniaci, prendendo parte alla Battaglia per Exodar dove affrontarono l’Alto Generale Rakeesh.
E quando anche i demoni vennero sconfitti, i nemici non finirono per Chen. Scoppiò infatti la Quarta Guerra tra Orda e Alleanza che inevitabilmente coinvolse anche Pandaria (anche se non direttamente le due fazioni). Approfittando del caos che si era generato infatti, i Mogu decisero di attaccare la Vallata dell’Eterna Primavera e dopo aver saputo di quest’attacco, Chen e sua nipote Li Li accorsero immediatamente per difendere la regione. In realtà, i Mogu erano spinti dal Dio Antico N’zoth, il quale stava in quel tempo cercando di liberarsi dalla sua prigione. Cercando così di fermarli, Chen, Li Li e un avventuriero montarono su un aquilone del pandaren per capire quale fosse il reale numero dei nemici. Tuttavia, durante la loro missione, i tre finirono sotto il fuoco nemico e furono costretti a terra, con Chen che venne ferito e l’aquilone ridotto a una grande palla di fuoco. Con la testa che gli faceva male per le ferite, Chen dichiarò che l’unica soluzione sarebbe stata… nella birra. Il pandaren infatti era fiducioso che non solo questo lo avrebbe riportato in piena forza, ma avrebbe fatto miracoli per il morale di coloro che combattevano nella Valle.
Così, mentre Chen si concentrava sulla birra, Li Li inviò i suoi alleati a colpire i Mogu nella speranza di ridurre il loro numero per rendere più facile la loro fuga. Oltre a questo, essi vennero anche incaricati di eliminare i comandanti Mogu nella speranza che questo rallentasse e distraesse le loro armate. Con i ranghi nemici assottigliati, Chen, Li Li e il campione di Azeroth riuscirono a mettersi al sicuro. Ma ciò non bastava per la nipote di Chen. Determinata a sfoltire ulteriormente i ranghi dei Mogu prima che invadessero la Vallata, Li Li continuò a combattere contro i nemici, fino a quando anche questa minaccia non venne sventata.
Alla fine di tutto, i Triplo Malto andarono ad abitare nel villaggio di Clacanebbia dove ancora oggi aiutano la Shado-Pan Taoshi nella difesa della loro terra, sempre alimentati da ciò che li ha accompagnati per tutta lo loro vita: lo spirito d’avventura.
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