Nella serata di ieri, Activision-Blizzard ha tenuto la sua canonica presentazione dei risultati finanziari dell’ultimo trimestre trascorso, il Q4 2021, tuttavia senza la solita conferenza stampa e Q&A, a causa dell’acquisizione in corso da parte di Microsoft.
Dalla presentazione e dal comunicato stampa diffuso si definisce un trimestre di luci ed ombre, successi e delusioni. Infatti il comparto mobile di King continua a macinare utili e record senza accenni di rallentamento, a differenza di Activision, che ha invece subito i deludenti risultati di Call of Duty: Vanguard e un leggero calo di Warzone.
In generale, gli utenti medi mensili sono calati per tutta l’azienda, arrivando a 371 milioni di utenti in questo trimestre, un calo continuo dall’ultimo trimestre 2020.
Blizzard, a sua volta, non ha avuto un trimestre molto entusiasmante, anche se intervallato da spiragli di luce diabolica:
- Il lancio di Diablo II Resurrected ha sostenuto il trimestre, portando ad un 20% di aumento di ricavi rispetto al Q4-2020, grazie a vendite record e superiori a qualsiasi remaster di Activision-Blizzard in un periodo così breve.
- Diablo Immortal continua il suo sviluppo, con feedback positivi dalle fasi di test svolte.
- Gli introiti da parte di WoW sono invece diminuiti, ma l’engagement e gli acquisti in-game (sia Classic che retail) rimangono i più alti da dieci anni a questa parte.
- Hearthstone continua il suo trend positivo nel corso degli anni, sostenuto dai diversi contenuti rilasciati.
- Sia per WoW che per Hearthstone sono previsti novità e contenuti per il 2022, incluso il comparto mobile. Inoltre, lo sviluppo interno di contenuto e titoli non annunciati procede a ritmo sostenuto.
- I giocatori mensili medi sono passati a 24 milioni, dai 26 del trimestre precedente.
Ovviamente, una buona parte del comunicato ha fatto anche riferimento all’acquisizione da parte di Microsoft, illustrando i prezzi di acquisto delle azioni e spiegando nuovamente il razionale dietro l’accordo. Non sono mancati anche commenti e dichiarazioni agli sforzi che si stanno facendo per eliminare le cause degli scandali e migliorare l’ambiente di lavoro, anche se nessuna novità sostanziale è stata presentata.