Copertina

Dischi di Norgannon, Vol.19: Nazgrim, l’onore di un veterano

Scritto da Lore is Magic - 8 Maggio 2022 alle 11:00

“Spero che tu abbia il coraggio di morire coraggiosamente, umano. Ho voglia di una buona battaglia.”

-Nazgrim

Ultimo approfondimento per quel che riguarda i Quattro Cavalieri. Per l’episodio di maggio con i Dischi di Norgannon, chiudiamo questa piccola serie ripercorrendo la storia di uno dei più grandi guerrieri degli Orchi e dell’Orda: Nazgrim.

Una continua ascesa

La nostra storia inizia nel periodo immediatamente successivo alla Seconda Guerra, quando Nazgrim non era altro che uno degli innumerevoli Orchi tenuti prigionieri nei campi di internamento gestiti dall’Alleanza e successivamente liberati da Thrall. Ad un certo punto dopo la sua liberazione, il nostro orco si arruolò nell’esercito dell’Orda dando inizio a quella che sarebbe stata una “carriera” leggendaria. Già durante la Guerra a Nordania contro il Re dei Lich, Nazgrim aveva raggiunto il grado di Sergente e fu assegnato alla Fortezza della Conquista. Durante questo periodo, si concentrò sull’affrontare le minacce locali, principalmente i Vrykul, ma combattendo ed uccidendo anche moltissimi soldati del Flagello.

Dopo la sconfitta di Arthas, per la sua dedizione e le sue imprese, Nazgrim ricevette una promozione a Legionario. Su ordine del nuovo Capoguerra, Garrosh Malogrido, il nostro orco si unì a un avventuriero e guidò l’Avanguardia di Malogrido in una missione per catturare un’isola strategica per l’Orda, da cui attaccare Roccavento. Questa missione avrebbe condotto Nazgrim ad una grande avventura per mare, nella quale combatté contro i Naga e si distinse ancora una volta per il coraggio e il suo valore.

Si arriva così ai tempi di Mists of Pandaria ed una stagione di tensioni tra l’Orda e l’Alleanza. Nel frattempo, i continui successi sul campo militare valgono a Nazgrim una nuova promozione, con Garrosh che lo nomina Generale. Le vittorie dell’orco guerriero non si fermano, ed egli riesce a vincere anche degli importanti scontri navali davanti alle coste di Tol Barad e di Tanaris, ed è proprio durante uno di questi scontri che Nazgrim dà incarico di informare il Capoguerra della scoperta di una misteriosa terra: Pandaria.

Malogrido ormai si fida ciecamente del suo Generale, ed affida a Nazgrim il comando delle operazioni di sbarco sulla nuova terra. Il nostro orco è così uno dei primi ad incontrare i Pandaren di Pandaria, anche se quest’ultimi lo accolgono freddamente, in quanto responsabile di aver portato la guerra nella loro patria. Intanto, le tensioni tra Alleanza e Orda raggiungono le stelle quando proprio Nazgrim trova e prende sotto la propria custodia il Principe di Roccavento, Anduin Wrynn, sebbene quest’ultimo riuscirà poco tempo dopo a scappare.

Da questo momento in poi, lo scontro tra le due fazioni divenne feroce e seguirono diversi scontri. Nazgrim partecipò a molti di essi, continuando a combattere per l’Orda, sebbene in più di un’occasione arrivando ad un passo dalla morte.

Morte che comunque arrivò all’apice del conflitto tra Alleanza ed Orda, in quello che passò alla storia come l’Assedio di Orgrimmar. La fazione rossa aveva infatti deciso di detronizzare Garrosh dal seggio di Capoguerra ed in questo trovò anche l’“involontario” aiuto dell’Alleanza. Nonostante la situazione però, Nazgrim decise di rimanere fedele a Malogrido. Ferocemente devoto all’Orda e vincolato a un rigoroso codice di onore e dovere, il Generale combattè per il suo Capoguerra fino all’ultimo respiro.

Nazgrim ad Orgrimmar
Nazgrim ad Orgrimmar.

Nuove battaglie

Dopo la sua morte, il corpo di Nazgrim venne seppellito nel cimitero di Durotar, non lontano dal cancello principale di Orgrimmar… ma non sarebbe rimasto lì per molto. Durante la terza invasione della Legione Infuocata, per volere del nuovo Re dei Lich Bolvar Domadraghi, il Generale tornò nel mondo dei vivi come il primo membro dei nuovi Quattro Cavalieri. Dopo essere stato rianimato, Nazgrim apprese sia della campagna dell’Orda di Ferro che del ritorno della Legione Infuocata, credendo inizialmente che quella situazione fosse una responsabilità delle azioni di Garrosh. Cercando di non pensare a questo, Nazgrim aiutò poi nella “rianimazione” dei restanti tre membri dei Quattro Cavalieri.

Subito dopo, durante gli eventi della Quarta Guerra, sotto il comando di Bolvar, i Quattro Cavalieri rianimarono i campioni caduti sia dell’Orda che dell’Alleanza, con Nazgrim che si occupò personalmente dei corpi della Battaglia di Dazar’alor e di altre terre dell’Orda. Alla fine del conflitto, egli assistette anche al tentativo riuscito da parte dell’Orda di rovesciare Sylvanas Ventolesto e, sebbene volesse aiutare coloro i quali aveva sempre considerato i suoi fratelli, il Re dei Lich glielo proibì.

Ma di lì a poco sarebbe successo qualcosa di inimmaginabile. Sylvanas si recò alla Cittadella della Rocca di Ghiaccio, dove non solo affrontò e sconfisse Bolvar, ma distrusse anche l’Elmo del Dominio. Ancora sotto shock, il leader dei Quattro Cavalieri Darion Mograine ordinò a Nazgrim e a Sally Biancachioma di mettere in salvo il Re dei Lich, mentre lui e Thoras Cacciatroll si sarebbero occupati di mantenere l’ordine ad Acherus.

Con la distruzione dell’Elmo ed il Flagello che iniziò a imperversare su Azeroth, Nazgrim e Biancachioma condussero il ferito Bolvar ad Acherus, per permettergli di riprendersi. L’orco fu quindi designato per il ruolo di emissario della Lama d’Ebano presso l’Orda.

Ma le battaglie per Nazgrim non erano ancora finite. Insieme ai sui compagni ed allo stesso Bolvar, il nostro orco veterano si avventurò anche nel regno dei morti delle Terretetre, dove attaccò insieme a loro e agli eroi di Azeroth, il Sanctum del Dominio.

Nazgrim al Trono di Ghiaccio

Nazgrim al Trono di Ghiaccio

Visitate le pagine di Lore is Magic per tutto ciò che riguarda la storia di Warcraft!

In caso vi foste persi l’ultimo volume di questa rubrica:

Segui
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti