Diablo III

Storia di Diablo: l’Esilio Oscuro (Parte 2)

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Al termine della Guerra del Peccato, ci fu una ribellione tra i ranghi degli Inferi Fiammegganti. I Maligni Minori si ribellarono ai Primi Maligni e, una volta sconfitti, li bandirono su Sanctuarium. Diablo e i suoi fratelli ottennero esattamente ciò che desiderarono e misero in moto il loro piano di corruzione dell’umanità. Per contrastare questa minaccia, l‘Arcangelo Tyrael fondò la Fratellanza degli Horadrim, il cui scopo era quello di catturare e rinchiudere le anime dei Primi Maligni all’interno delle Pietre dell’Anima.

Leggi la Prima Parte dell’Esilio Oscuro

Cattura e prigionia dei Primi Maligni

Zoltun Kulle continuò a sperimentare sulle Pietre dell’Anima per diverso tempo. Una delle caratteristiche che lo colpirono fu la strana affinità tra le gemme e i Primi Maligni. Ciò, infatti, garantì di poter rintracciare Diablo, Mefisto e Baal con facilità.

Mefisto

Mefisto fu il primo ad essere scovato, dopo quasi cinquant’anni dal suo esilio: fu trovato in un centro urbano imprecisato nella regione del Kehjistan e fu imprigionato a seguito di una sanguinosa battaglia, che costò la vita a molti innocenti. Avendo ancora due Maligni da catturare, gli Horadrim necessitavano di un posto sicuro nel quale tenere nascosta la Pietra dell’Anima. Tal Rasha si rivolse all’Ordine degli Zakarum, convinto che fosse l’unico ordine di cui potesse fidarsi.

Avuta la notizia del loro fratello ormai rinchiuso nella Pietra dell’Anima, Diablo e Baal fuggirono a ovest. Attraversarono i Mari Gemelli e tentarono di far perdere le proprie tracce nel deserto di Aranoch. Dopo qualche mese dalla cattura di Mefisto, gli Horadrim trovarono il Signore della Distruzione.

Kurast
Kurast, capitale del Kehjistan

Baal

Baal si rifugiò nella città di Lut Gholein e gli Horadrim attesero che si allontanasse nuovamente, per evitare altri spargimenti di sangue. Dopo tre giorni, il Signore della Distruzione lasciò la città, dirigendosi a nord, e gli Horadrim colsero l’occasione. La battaglia che ne susseguì vide Baal sconfitto, ma la Pietra dell’Anima color ambra andò in frantumi prima che potesse adempiere al suo scopo. Riuscirono comunque a rinchiudere la sua essenza nella scheggia più grande rimasta, ma questa era troppo piccola per poter contenere efficacemente il suo ospite.

Gli Horadrim teorizzarono che incastonando quel frammento della gemma nel corpo di un essere umano, Baal non sarebbe stato in grado di fuggire, ma il suo carceriere avrebbe dovuto combattere un’eterna battaglia per tenerlo imprigionato nel proprio corpo. Il capo degli Horadrim Tal Rasha si offrì immediatamente come volontario, essendo l’unico abbastanza potente da poter tenere a bada il Signore della Distruzione.

Tyrael corse in loro aiuto ed elaborò un piano. Condusse gli Horadrim in una valle nel bel mezzo del deserto di Aranoch, dove erano presenti sette tombe molto antiche. In una di quelle tombe, fece ergere una Pietra del Vincolo e vi fece iscrivere delle rune magiche di contenimento. Gli Horadrim forgiarono delle catene magiche indistruttibili e con esse Tal Rasha venne legato alla pietra. Tyrael lo pugnalò al cuore con la Pietra dell’Anima e venne lasciato lì.

A malincuore, gli Horadrim sigillarono la tomba e si allontanarono. In seguito, nelle altre sei tombe sarebbero stati seppelliti altri membri della Fratellanza e quella valle avrebbe preso il nome di Canyon dei Maghi.

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Tyrael nella Camera Mortuaria di Tal Rasha

Diablo

Jared Cain prese il posto di Tal Rasha e gli Horadrim si misero subito alla ricerca dell’ultimo Maligno. Dopo nove anni, Diablo fu rintracciato nella regione di Khanduras, con un esercito di demoni al seguito. Dopo una imponente battaglia, anch’egli subì la stessa sorte dei suoi fratelli. La sua pietra venne nascosta in un complesso sistema di caverne nelle profondità di Khanduras.

Alcune di quelle caverne vennero adibite a catacombe e sopra vi fu eretto un monastero, dove la Fratellanza vi si stabilì per restare a guardia della pietra di Diablo. Con il passare degli anni, un vero e proprio villaggio vi si formò attorno, il cui nome sarebbe divenuto Tristram.

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Tristram

Il destino degli Horadrim

Giunti all’adempimento del loro scopo, gli Horadrim si divisero nel loro percorso. Alcuni decisero di abbandonare la Fratellanza: chi con l’intenzione di proseguire la propria vita, chi ponendosi come obiettivo la lotta contro il male. Jared Cain e coloro rimasti al suo fianco decisero di diventare storici e guardiani della conoscenza. L’unico che non cambiò scopo fu Zoltun Kulle. In seguito alla cattura di Diablo, egli tornò nel Kehjistan e proseguì i suoi studi sulla magia.

Zoltun Kulle
Zoltun Kulle

Con il passare del tempo, il numero degli Horadrim si assottigliò sempre più, fino a cadere nel dimenticatoio e il compito di salvaguardare la pietra di Diablo venne preso alla leggera. Il monastero venne abbandonato e nessuno più ricordava per quale motivo fosse stato costruito, ed era esattamente ciò che i Primi Maligni speravano che accadesse.

Essere esiliati su Sanctuarium non era altro che la prima parte del loro elaborato piano per corrompere l’umanità, mentre essere confinati all’interno delle Pietre dell’Anima era la seconda. Ora che tutto era pronto, non restava altro che estendere la loro malvagità agli esseri umani, poiché le stesse Pietre dell’Anima erano state corrotte…



Massimiliano "Krogrash" Serra

About Author

Amante di titoli Blizzard dal lontano 1997, anno nel quale ha giocato a Diablo su PS1. La sua vera passione nasce con Warcraft II, nel quale si innamora perdutamente della razza orchesca (da cui ha origine il suo nickname). Giocatore di World of Warcraft dal 2007.

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