Leoric, un nobile proveniente dal Kehjistan, si era stabilito nelle terre di Khanduras, insieme a sua moglie Asylla e i suoi due figli, Aidan e Albrecht. Autoproclamandosi re in nome della fede Zakarum, instaurò il suo seggio nell’abbandonato monastero Horadrim, scegliendo Tristram come capitale del suo regno. Insieme a Leoric arrivò l’Arcivescovo Lazarus, della fede Zakarum, il cui vero obiettivo era quello di risvegliare Diablo, così come gli venne ordinato da Mefisto. Dopo essersi svegliato, Diablo iniziò a cercare un corpo mortale da possedere.
Storia dell’Esilio Oscuro: Prima Parte, Seconda Parte, Terza Parte
L’annientamento di Leoric
Per i mesi successivi al risveglio di Diablo, Leoric combatté in segreto contro l’oscura presenza del Signore del Terrore, che condizionava il suo giudizio. Ritenendosi in grado di sconfiggere da solo il male che lo affliggeva, Leoric non informò nemmeno i suoi sacerdoti su quanto gli stesse accadendo. Ma la sua forza di volontà non fu sufficiente: con il trascorrere del tempo, Diablo annientò l’anima di Leoric, trasformandolo in un essere spregevole e privo di virtù. Lazarus, a conoscenza di tutto questo, si impegnò per nascondere i piani del Signore del Terrore, in modo che il suo potere a Khanduras potesse espandersi indisturbato.
Ma l’Ordine della Luce e i cittadini di Tristram iniziarono a notare i cambiamenti nel loro re. Egli era divenuto un monarca pazzo e privo di scrupoli, che mandava al patibolo chiunque contestasse le sue decisioni. Fuori dalla corte, Leoric venne soprannominato “il Re Nero“. A causa dell’influenza sempre maggiore di Diablo, egli iniziò ad isolarsi da amici e sottoposti, incluso Lachdanan, il capitano dei cavalieri dell’Ordine della Luce, che insospettito da questo repentino cambiamento iniziò ad indagare.
Lazarus tentò in ogni modo di dissuadere Lachdanan dall’investigare pubblicamente il re, ma il capitano era deciso ad arrivare fino in fondo alla faccenda. L’arcivescovo, nel tentativo di ostacolarlo, lo accusò di tradimento contro la corona. Per il resto dell’Ordine, quelle illazioni parvero inventate di sana pianta: conoscendo bene il loro onorevole capitano, Lachdanan aveva sicuramente un valido motivo per sospettare del re. Nel tentativo di isolare Leoric ancor di più dai suoi cari, Lazarus mosse delle accuse di cospirazione anche contro Asylla, la regina di Khanduras, facendo in modo che venisse imprigionata.
La situazione continuò a peggiorare a tal punto da divenire ingestibile. Per sbarazzarsi di molteplici personaggi scomodi, incluso Aidan, figlio maggiore del re, Lazarus convinse Leoric che Cuor della Marca, un regno confinante, stesse tentando di annettere Khanduras ai propri territori. Infuriato per la notizia, egli indì un consiglio e dichiarò guerra a Cuor della Marca, nonostante i suoi consiglieri suggerissero il contrario. A Lachdanan venne affidato il comando dell’esercito reale e fu mandato in guerra.

La corruzione del Principe Albrecht
Sbarazzatosi di tutti gli ostacoli, Diablo fu in grado di esercitare la sua piena influenza sul re. Ma l’ultimo barlume di volontà rimasta in Leoric rappresentò un ostacolo insormontabile per il Signore del Terrore, impedendogli di piegarlo al suo volere. Deluso e infuriato, smise di influenzare la mente del re; ma ormai la corruzione di Leoric era così radicata in lui da lasciarlo vittima della pazzia più totale. Dopo un’estenuante ricerca, Diablo scelse di occupare il corpo di Albrecht, il figlio minore del re. Lo fece rapire da Lazarus e fatto condurre nei sotterranei del monastero. In quel luogo, il Primo Maligno invase la sua mente, condizionandolo con i suoi poteri di terrore. Tutte le paure più recondite di Albrecht presero vita davanti ai suoi occhi, sotto forma di demoni dalle forme aberranti.
Le paure di Albrecht crescevano sempre di più, al punto tale che Diablo fu capace di sfruttarle per squarciare i confini del mondo materiale, aprendo un passaggio verso gli Inferi Fiammeggianti, trasformando le catacombe nell’epicentro del suo regno del terrore. Dopo aver preso completamente possesso di quel corpo, egli iniziò a plasmarlo secondo il suo aspetto originale: Diablo era finalmente libero. Ciò che restava da fare era andare alla ricerca di suo fratello Baal e liberarlo. I tre fratelli sarebbero stati finalmente riuniti e sarebbero diventati i dominatori incontrastati di Sanctuarium.

La caduta del Re Nero
Lazarus scomparve dopo il risveglio di Diablo e Leoric fu lasciato solo, in balia della sua mente corrotta. Egli continuò a portare avanti il suo regno del caos, uccidendo chiunque gli si parasse davanti. Dopo averla imprigionata, uccise sua moglie con le sue stesse mani, convinto della sua colpevolezza fino alla fine. Qualche tempo dopo, venne a sapere del rapimento di suo figlio e si convinse che fossero stati gli abitanti di Tristram a rapirlo, organizzati in una cospirazione contro di lui. Insieme alle poche guardie cittadine rimaste, egli assaltò casa dopo casa alla ricerca di suo figlio, mandando al patibolo numerosi cittadini innocenti.
Fu in questo periodo che Lachdanan fece ritorno a Tristram. Era scampato per un soffio alla morte sul campo di battaglia, ma aveva lasciato indietro il grosso del suo esercito tra cui anche il principe Aidan. Leoric inviò delle guardie anche contro di lui, convinto che facesse parte del complotto per spodestarlo. Lachdanan, convinto che ormai il re non potesse più essere salvato, assaltò il monastero e uccise tutte le guardie reali. Il capitano dell’Ordine, nonostante tutto, implorò il re di arrendersi e di spiegare le ragioni dietro le sue azioni. Di contro, il Re Nero gli sputò in faccia. Con il colmo cuore di tristezza e dolore, egli si avvicinò al re e trafisse il suo cuore con la spada. Negli ultimi attimi di vita, Leoric urlò contro i suoi assalitori, invocando una maledizione su tutti coloro che lo avevano tradito. Lachdanan ed i suoi seguaci vennero dannati per l’eternità.
Con il re morto e i suoi due figli scomparsi, il regno di Khanduras era giunto al termine. Gli abitanti di Tristram ormai abitavano una città priva di vita. Ma il male in quelle terre era solo al suo inizio. Lazarus riemerse dalle catacombe del monastero, invitando tutti a ritrovare il Principe Albrecht, perduto in quei labirinti. Alcuni cittadini si avventurarono con lui in quel luogo, senza più fare ritorno in superficie, altri abbandonarono la città per sempre; altri ancora rimasero, cercando di sopravvivere come meglio potevano. Tristram, oltre ad attirare demoni e cultisti, attirò anche avventurieri, attratti da promesse di tesori nascosti e montagne d’oro perse nei meandri delle catacombe.
Amante di titoli Blizzard dal lontano 1997, anno nel quale ha giocato a Diablo su PS1. La sua vera passione nasce con Warcraft II, nel quale si innamora perdutamente della razza orchesca (da cui ha origine il suo nickname). Giocatore di World of Warcraft dal 2007.